Tecnica e Tecnologia
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Tecnica e Tecnologia
Sono a tutti evidenti le enormi differenze che esistono tra le condizioni di vita degli uomini vissuti nella preistoria e quelle dell’uomo di oggi. Ma come si è passati da un modo di vivere così disagiato e pericoloso, quale sicuramente era quello dei nostri antenati, alle tante comodità dei nostri giorni? Solo e semplicemente attraverso una lunghissima serie di scoperte ed invenzioni. Le tecniche sono i procedimenti mediante cui tali invenzioni e scoperte sono state fatte.
Il motivo per cui nella scuola media si studia Tecnologia è quello di apprendere il metodo con cui tali invenzioni e scoperte sono state fatte, poiché la conoscenza di tale metodo e soprattutto la capacità di utilizzarlo è estremamente utile in moltissime situazioni di lavoro, di studio, di attività domestiche, cioè nella vita di tutti i giorni. Ma quale è questo metodo?
Per scoprirlo cerchiamo di esaminare come è stata fatta una qualunque invenzione come, ad esempio, quella dell'aeroplano, che, come è noto, è dovuta a Leonardo da Vinci.
L'impresa cominciò con l'accurata osservazione del volo degli uccelli ed ancora oggi in vari musei si conservano gli appunti ed i disegni che egli realizzò durante tale studio. La prima fase di un'invenzione o di una scoperta è infatti l'osservazione, in genere di ciò che ci circonda, cioè della natura.
Ma essa certamente non è sufficiente poiché è necessaria una seconda e molto più difficile fase, quella dell'ideazione. Nel nostro esempio Leonardo ebbe cioè l'«idea» di realizzare una macchina che, imitando il volo degli uccelli, permettesse anche all'uomo di volare.
Successivamente egli, in vari disegni che si conservano ancora oggi, passò a descrivere come dovesse essere fatta tale macchina, cioè di quali materiali, di quali pezzi, come le varie parti dovessero essere collegate, ecc. In pratica egli, dell'aereo, fece il progetto, che costituisce appunto la terza fase di ogni conquista.
Infine affinché l‘invenzione o la scoperta possa essere praticamente utilizzata è necessario che degli operai e dei tecnici, seguendo le indicazioni del progetto, costruiscano, nel nostro caso, l’aeroplano. Questa quarta ed ultima fase di ogni conquista è infatti la realizzazione.
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La Tecnologia
Se ora consideriamo che Leonardo da Vinci è vissuto nella stessa epoca in cui Cristoforo Colombo scopriva l‘America, cioè tra la fine del 1400 e l‘inizio del 1500, e che il primo aereo che effettivamente abbia volato è stato quello dei fratelli Wright nel 1903, ci rendiamo conto che per passare dalla fase del progetto a quella della realizzazione ci sono voluti circa 400 anni.
Per cercare di capire il motivo di tale ritardo analizziamo come era fatto l‘aereo ideato da Leonardo.
Esso aveva una struttura in legno ricoperta di tela.
Ora, entrambi questi materiali erano ben noti ed utilizzati a quei tempi, basti pensare allo scafo ed alle vele delle caravelle che Colombo adoperò nel suo viaggio.
Ma, per volare, un aereo ha bisogno di un‘elica, che comunque è possibile costruire in legno, e soprattutto di un motore che la faccia girare.
Premesso che l‘uso dei metalli risale ad epoca preistorica (età del rame, età del ferro), perché all‘epoca di Leonardo da Vinci non fu possibile costruire un motore?
Per il semplice motivo che allora tutti gli oggetti venivano costruiti a mano, come i metalli lavorati dal fabbro sull‘incudine, e pertanto non potevano avere quella precisione e quella uniformità di dimensioni che richiede la realizzazione di una macchina complessa quale è un motore.
Quando, invece, alla fine del 1700, con la Rivoluzione Industriale si cominciarono a costruire gli oggetti con l‘uso delle macchine, fu possibile raggiungere la precisione richiesta e realizzare i motori che vennero utilizzati prima per le macchine stesse, poi per i mezzi di trasporto terrestri (locomotive) e navali ed infine anche per far volare gli aeroplani.
Tutta questa lunga spiegazione si può comunque riassumere affermando che ai tempi di Leonardo da Vinci la tecnologia dei metalli non era in grado di costruire un motore.
La tecnologia è infatti la «scienza che studia la trasformazione delle risorse naturali in materie prime e poi in oggetti finiti».
Detto che si definisce risorsa naturale qualunque materiale che si trovi spontaneamente in natura e che un oggetto finito è un oggetto pronto per essere usato, vediamo di capire meglio che cosa è la tecnologia.
Immaginiamo di voler costruire una sedia di legno.
La risorsa naturale è l’albero, la materia prima è ovviamente il legno e l‘oggetto finito è la sedia su cui possiamo sederci.
Per passare però dal legno ancora nell‘albero alla sedia sono necessarie tutta una serie di operazioni, quali ricavare il legno dall‘albero, tagliarlo, piallarlo, incollarlo, inchiodarlo… Una serie di pratiche di cui si occupa la tecnologia del legno.
Se, invece, la sedia deve essere di metallo, la materia prima è, ad esempio, il ferro e le operazioni da compiere per arrivare all‘oggetto finito saranno completamente diverse poiché si tratterà di estrarre il metallo dai suoi minerali, fonderlo, saldarlo, ecc.
Di tali operazioni si occupa la tecnologia dei metalli.
Una stessa tecnologia può servire a scopi diversi a seconda delle circostanza in cui viene usata: tutti noi sappiamo delle imprese degli astronauti che hanno reso possibile la conquista dello spazio. La stessa tecnologia, però, è stata impiegata per costruire i missili intercontinentali a testata atomica.
Oppure, pensiamo ai satelliti artificiali messi in orbita intorno alla Terra, che hanno permesso progressi notevoli nello studio della meteorologia e nelle telecomunicazioni: accanto a questi satelliti, se netrovano altri, simili, utilizzati per lo spionaggio militare, attraverso il quale le nazioni più potenti si controllano a vicenda.
Va anche detto che gli sviluppi e le conseguenze di una qualsiasi innovazione tecnologica non sono facilmente prevedibili. Nessuno avrebbe mai immaginato che i primi computer, grandi quanto una stanza, sarebbero diventati così piccoli (e molto più potenti) in così breve tempo. E che avrebbero così tanto modificato la vita stessa.
In ogni caso la tecnologia svolge una parte da protagonista nell’epoca in cui viviamo; è una fonte di conoscenze che si arricchisce continuamente e rende migliori le nostre condizioni di esistenza. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che molti popoli sono ancora esclusi da questi benefici e vivono a livelli di estrema povertà, soffrendo di denutrizione e di elevata mortalità infantile.
Ecco una ragione in più per guardare con interesse alla tecnologia: comprendere perché è tanto importante per la nostra società, significa capire quel che avviene nel mondo.