Origami
Cos'è?
L’origami è un’arte decorativa proveniente dall’oriente che consiste nel creare bellissime forme (di animali, di persone, di piante, etc) utilizzando (e ripiegando tante volte) la carta.
L’arte di piegare con la carta viene definita “origami”. E’ un’attività che distende la mente e che stimola la creazione e l’immaginazione. E’ anche un gioco che sta entrando piano piano nelle scuole, proprio come un programma didattico. Oggi, gli appassionati di quest’arte, si ritrovano in vere e proprie centri.
In questa introduzione, dopo qualche cenno storico, parleremo dei diversi materiali che si utilizzano e delle principali pieghe per realizzare qualsiasi tipo di oggetto.
Dai più semplici, quali la barchetta o il cappellino, ai più complicati, come possono essere un salotto, un tubetto da dentifricio, svariati animali, per poi proseguire con gli addobbi natalizi, con le bambole, con il bicchiere e la cannuccia al seguito, e via via tutto ciò che la fantasia ci propone. Sempre tante le creazioni di appassionati che utilizzando semplicemente carta, inventano sempre nuove pieghe e nuovi oggetti.
Storia
Come abbiamo detto, l’origami è l’arte di piegare la carta. Il termine deriva dal giapponese “ori” e “kami” che significano rispettivamente, “piegare” e “carta”. La sua origine non ha una data precisa, ma si può collocare al 105 d.C. In questo periodo infatti, è datata l’invenzione della carta, che però veniva utilizzata esclusivamente per creare oggetti simbolici e non per giocare, in quanto era considerato un materiale davvero prezioso.
L’arte, oggi diffusa in tutto il mondo, diventa un hobby a partire dal XVII secolo, quando alcuni appassionati, creano, piegando la carta, semplici oggetti. Fu però dopo la seconda guerra mondiale, che l’origami diventa una vera e propria arte. In Europa, l’origami nasce intorno alla metà del 1800, grazie ad uno spettacolo di un prestigiatore asiatico, che iniziò a raggruppare a poco poco, curiosi interessati.
Si deve invece al filosofo tedesco, Friedrich Froebel, il riconoscimento di quest’arte, all’interno di molte scuole, in quanto il “piegare la carta” per creare un oggetto, semplice o complicato che sia, stimola la crescita, non solo intellettuale, ma anche psichica dei ragazzi.
Costruire
Per creare gli origami, serve ovviamente carta, in quanto l’arte è basata proprio sul modo di piegare questo materiale e renderlo un oggetto. La carta più utilizzata e comunque consigliata ai principianti è la classica carta per fotocopie, alla portata di tutte le tasche.
Sempre per cominciare i primi passi verso l’origami o costruire qualcosa solo per curiosità si possono utilizzare anche i comuni fogli di quaderni. Vanno bene anche la carta da pacco e la carta per stampare.
Tutti questi tipi di carta devono comunque avere dei requisiti fondamentali per poter eseguire l’origami. Devono essere fogli leggeri di spessore, lisci e resistenti alle molteplici pieghe che verranno fatte.
Ecco perché, determinate carte non si possono utilizzare, e parliamo in particolar modo di carta crespa e carta velina, in quanto sono troppo “morbide” e non è possibile stabilizzare le pieghe. Tuttavia, anche il cartoncino non è adatto, in quanto al contrario delle due precedenti descritte, risulta difficile fare più pieghe per ottenere l’oggetto desiderato.
Se l’origami vi intrigherà e che vorrete passare ad un livello superiore, potrete azzardare di acquistare altri tipi di carta, a prezzi diversi dalla comune risma che troviamo in vendita presso qualsiasi cartolibreria.
Carte speciali, carte bicolore, carte sandwich e carte washi.
Pieghe e tecniche di base degli Origami
Se volete cimentarvi con l’origami, la prima cosa da fare è prendere confidenza con un foglio di carta, esclusivamente di forma quadrata. Bisogna imparare poi le principali pieghe e le tecniche di base.
Se utilizzate il foglio colorato, ricordatevi che al fine di un ottimo risultato, la parte colorata deve guardare il piano di lavoro. Anche per la realizzazione di oggetti semplici, occorre leggere con attenzione e calma, le istruzioni e guardare bene la rappresentazione fotografica.
Una tecnica da eseguire per la perfetta riuscita dell’origami, è quella delle tracce. E’ il passo base ed èessenziale per impadronirsi dell’origami. Le cosiddette “tracce” sono le prime pieghe che si fanno. Per intenderci, avremo una traccia centrale, che è quella che si ottiene piegando il foglio in diagonale e poi riaperto.
Si tratta di un punto di riferimento, su cui fare cadere le successive pieghe. La traccia secondaria è ancora più importante della traccia centrale. Rappresenta infatti, un punto di riferimento per le “pieghe sulle pieghe”, chiamate in gergo “contropieghe”.
Le pieghe che si incontrano più spesso nel corso di realizzazione dell’origami e che, combinate tra di loro in modo diverso danno vita a qualsiasi oggetto, sono:
Piega a valle
questo tipo di piega si ottiene piegando il foglio verso di noi, ed una delle pieghe che si utilizza praticamente sempre.
Piega a monte
Si ottiene piegando la carta verso l’interno, esattamente il contrario della piega a valle.
Piega a fisarmonica
Denominata anche “doppia piega semplice” si ottiene dalla fusione della piega a valle e da una successiva piega a monte.
Piega a libro
Si ottiene piegando il foglio già avanzato da altre pieghe, con una piega a valle.
Contropiega
Per poter eseguire questo tipo di piega, bisogna conoscere e saper fare le tracce. La contropiega infatti, si esegue dopo aver realizzato la traccia centrale o la traccia secondaria.
Importanti, sono anche le forme di base. Per realizzare qualsiasi tipo di oggetto, si parte sempre da una forma predefinita, e standard per diversi modelli di origami. Le principali basi sono: la base aquilone, la base pesce, la base fiore, la base quadrata e triangolare. Tutte si ottengono con poche mosse, quasi sempre con la combinazione di pieghe a valle.
Ed ora, buon divertimento!
M.